Riflessioni

mercoledì 24 febbraio 2021

LA FEDE: È UN DONO MA ANCHE UNA CONQUISTA ?

  

La fede genuina è 
bella come una rosa 
 
    COME LE ROSE

   Le rose sono fiori speciali,  non sono spontanee, ma vanno coltivate, vengono trapiantate. Così la fede viene trapiantata ad altri coi giusti ragionamenti sulla creazione, e l'esperienza dei profeti.

Come le rose, così la fede è un  crescendo di bellezza, emozioni e sentimenti, si inizia col desiderio di ottenere un premio, dal desiderio si passa alla speranza di ottenerlo, per arrivare poi alla convinzione (o fede) che otterrai quel premio. 

Facciamo un esempio: se parliamo di ottenere a livello mondiale "PACE E SICUREZZA" in un mondo senza malattie, senza morte, in un nuovo paradiso terrestre in cui ci sarà pure la giustizia, dove il meglio sarà a disposizione di tutti, questo è un bellissima premio che tutti desiderano, decisamente meno sono quelli che lo sperano che si realizzi, e ancora meno sono coloro che sono convinti e sicuri che riceveranno quel premio. 

La fede la possiedono coloro che sono al terzo stadio, cioè coloro che sono convinti e certi che vivranno in un paradiso di pace e sicurezza, dove non ci saranno più malattie, né sofferenze, né morte né dolore.

Uno dei metodi di riproduzione più utilizzati per le rose è senza dubbio la talea, un metodo di riproduzione agamico che permette di mantenere intatto il patrimonio genetico della pianta madre ed avere un nuovo individuo identico per DNA e fisionomia. Così la fede ha un DNA suo che si tramanda trasversalmente fra chi cerca il perché delle cose, non  accontentandosi del sentito dire, ma dal desiderio passa alla speranza e poi alla convinzione certa.

Le rose sono assalite dai funghi e attaccate dai parassiti e dalle mosche gialle, i tripidi, i coleotteri, i bruchi e le tentredini, che creano problemi seri alle nostre rose, così è la nostra fede, viene indebolita dal materialismo, dall'eccessivo impegno, da chi è convinto di discendere da una scimmia, da chi frulla in un mix il concetto di famiglia, da chi crede di essere qualcuno.

Una rosa che sta morendo emana il suo massimo profumo, se viene raccolta la sua essenza in una ampolla, durerà nel tempo, così la fede dei genuini profeti è stata raccolta nel 'libro max' e profuma ancora oggi per noi, se la leggiamo dalle sue pagine percepiamo l'essenza della Parola di Dio. La Bibbia.

Come ci sono miriadi di rose, così ci sono tante fedi: (nel denaro, nella sorte, nella scaramanzia, nelle notizie, in un uomo, in Dio). Come tutti i fiumi vanno al mare ma solo uno passa a Parigi, così solo l'individuo che riflette sulla Creazione e medita sulla convinzione dei profeti, conquisterà la vera fede e troverà Dio. 

"La fede è la certezza che quello che si spera si realizzerà..." Ebrei 11:1

Cosa ne penso io di questa promessa del bellissimo premio? Sono convinto che verrà, non si sa quando ma verrà. Verrà in modo graduale ma accelerato , i malvagi si consumeranno, i violenti si annienteranno tra di loro, I ribelli e gli arroganti subiranno incidenti disastri e calamità, i potenti si sgonfieranno, mentre i buoni saranno indesiderati e scartati, e procederanno in modo coraggioso ma quasi invisibili, saranno mansueti e malleabili , sottomessi a Dio (non all'uomo), ubbidienti alla voce di Gesù che disse :"le mie pecore udranno la mia voce e mi seguiranno", come si legge in: 

Giovanni  10:27 : "Le mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conosco; e loro mi seguono.  Io do loro vita eterna, e non saranno mai distrutte; nessuno le strapperà dalla mia mano"  I mansueti si rafforzeranno la loro salute e guariranno dalle malattie, dopo un pò ci saranno solo più loro. Formeranno gli abitanti del " PARADISO TERRESTRE"

A tutti piace questo premio, alcuni lo sognano pure, ma pochissimi hanno la fede necessaria (un pò donata e il resto coltivata) per essere convinti che lo otterranno.

   E… di Ab…

martedì 23 febbraio 2021

LA MISERICORDIA PREVALE SULLA GIUSTIZIA

 

Non insieme ma separati    
CAREZZA IN UN PUGNO O ANCHE PUGNO DI FERRO IN UN GUANTO DI VELLUTO O ANCHE BASTONE E CAROTA

Sono tutte situazioni sentimentali, mentre Dio agisce con misericordia in tutte le situazioni, una di queste fu quella in cui reagì alla superbia di Cora.

A Cora gli fu mostrato misericordia, anche se fu inghiottito dalla spaccatura di un terremoto, finì nella tomba, come è descritto:

"ma se Geova farà qualcosa di eccezionale nel loro caso e la terra si aprirà e inghiottirà loro e ogni cosa che appartiene a loro e scenderanno vivi nella Tomba, allora capirete senza alcun dubbio che questi uomini hanno mancato di rispetto a Geova”. Numeri 16:30

14700 morirono e finirono nella tomba, avendo davanti una seconda possibilità come disse Gesù: tutti quelli che sono nella tomba saranno risuscitati, quindi non fu un giudizio definitivo perché al giudizio di Dio non ci sono appelli.

Ma la punizione dimostrò che esistono paletti che stabiliscono il proprio posto. 

Impariamo: 1 - mantenere il proprio posto, 2- è necessaria l'umiltà, 3 - Dio ha una grande misericordia.

Gesù conoscendo bene suo Padre, (pure di sabato, il giorno dell'adorazione) guarì l'uomo con la mano secca, facendoli ragionare che loro salvavano la pecora dal pozzo anche di sabato:

"Gesù rispose loro: “Chi di voi, se ha una pecora e questa cade in una fossa di Sabato, non l’afferra e non la tira fuori? Un uomo vale senz’altro molto più di una pecora! Perciò è lecito fare una cosa buona di Sabato" Matteo 12:11

La misericordia di Gesù prevalse sulla legge di Mosè.

La giustizia della legge, quando è solo giustizia può essere il pugno, o il rospo molto difficile da inghiottire.

Lo dimostra la lapidazione dell'uomo, che di sabato raccolse legna per riscaldare la famiglia disubbidendo al divieto di lavorare di sabato, il giorno dell'adorazione:

"Mentre gli israeliti erano nel deserto, un uomo fu sorpreso a raccogliere legna di Sabato ... Mosè : “L’uomo dev’essere assolutamente messo a morte: tutta l’assemblea deve lapidarlo fuori dall’accampamento”. " Numeri15:32

Era importante mettere le cose spirituale al primo posto.

Nel deserto con un popolo da addestrare e guidare, l'insegnamento per dare certezze doveva seguire la legge.

Come pure fece il profeta Elia che insegnava a una generazione incerta su due posizioni:

"Elìa si avvicinò al popolo e disse: “Fino a quando zoppicherete fra due differenti opinioni? Se il vero Dio è Geova, seguitelo; se invece è Bàal, seguite lui!”... 1 Re 18:21

Non l'incertezza, ma la misericordia di Gesùè e di Geova prevalgono sulla legge:

"Perché chi non mostra misericordia sarà giudicato senza misericordia. La misericordia trionfa sul giudizio." Giacomo 2:13

Il vero insegnante quello per eccellenza che superò anche Mosè, che fu più di Mosè, era ed è senza alcun dubbio Gesù,  alcune sue citazioni più famose, e che non hanno uguali in nessun detto filosofico, sono : "Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te... e,  Ama il prossimo tuo come ami te stesso, e inerente alla misericordia, disse di coloro condannati dalla legge:

"Giunti al luogo chiamato Teschio, misero al palo lui e i criminali, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra. Ma Gesù diceva: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”...Luca 23:32

Di fronte a una tale manifestazione di misericordia si evince con certezza che è la linea guida per un insegnamento vincente, che non va mai confusa con il sentimentalismo. 

Tipo: 'Poverino si è fatto male, ha rotto la vetrina per rubare, ora ha il pugno che sanguina, curiamolo e perdoniamolo '. È puro sentimentalismo.

Il giusto insegnamento è ' ti curo e poi lavorerai, ti provvederò pure le sementi che coltiverai per te e la tua famiglia".


5abrigo.blogspot.com

En..di Ab....

martedì 16 febbraio 2021

LA PAZIENZA: DIO NON CONDONA LA VIOLENZA, TANTO MENO LA PROMUOVE, MA SI ASPETTA CHE CI MODIFICHIAMO

  

La pazienza di piantare  
questo fiore nel proprio 
giardino aspettando 7
anni perché fiorisca 
LA PAZIENZA DI GEOVA NON È UN CONDONO DELLA VIOLENZA 

Dio ebbe pazienza con Mosè, aspettò che capisse la necessità di modificarsi, cosa che fece dopo aver ucciso l'egiziano. 

Dio ebbe pazienza nel deserto tollerando spesso gli israeliti ribelli. 

Dio ebbe pazienza con Giosuè che nel suo nome fece conquiste su conquiste. 

Dio ebbe pazienza coi profeti quando nel suo nome profetizzavano una sanguinaria vendetta. 

Dio ebbe pazienza con Adamo dandogli il tempo di generare una progenie stabile e produttiva. 

Dio ebbe pazienza con Caino accettando che da un assassino si riempisse la Terra di suoi nipoti. 

Dio ha pazienza con ogni suo adoratore che entra in crisi, aiutandolo a superarla.

Dio ebbe pazienza con i primi discepoli di Gesù che bisticciavano tra di loro, consapevole che in seguito avrebbero compreso che l'accurata conoscenza spirituale, avrebbe prodotto in loro pensieri di pace. 

L'apostolo Pietro meditò e comprese cosa significa la pazienza di Dio e lo scrisse 

"Geova non è lento ad adempiere la sua promessa, come pensano alcuni, ma è paziente con voi perché desidera che non sia distrutto nessuno ma che tutti giungano al pentimento" 2 Pietro 3:9

 Avrà pazienza con te e con me? 

Si, alla condizione che non smettiamo di lottare per volgerci al bene. 

Vedi anche:

1abrigo.blogspot.com
  2abrigo.blogspot.com
    3abrigo.blogspot.com
      4abrigo.blogspot.com
        5abrigo.blogspot.com
          6abrigo.blogspot.com
            7abrigo.blogspot.com
              8abrigo.blogspot.com
                9abrigo.blogspot.com
                   10abrigo.blogspot.com
                     11abrigo.blogspot.com
                        12abrigo.blogspot.com
                            13abrigo.blogspot.com
                               15abrigo.blogspot.com

En.. di Ab….