Riflessioni

lunedì 6 luglio 2020

IL PENTIMENTO: SOLO DIO RICONOSCE QUELLO VERO

Lui piange, ma poi
si ripete, ma è un
coccodrillo 
UNA VOLTA PERDONATO È PERDONATO PER SEMPRE

L'occhio che vedi a sinistra, non è il simbolo dei templari, ma l'occhio di un coccodrillo, che piange, senza essere pentito.
Anche se uno è recidivo, Dio non considera la volta precedente in cui l'individuo si era pentito, perché quell'episodio è stato cancellato.
Dio non fa il giocoliere tirando fuori il coniglio dal cilindro, col vecchio peccato perché era pentito e perdonato e non viene più considerato.

A differenza di Dio che legge il cuore e quindi sa se la persona si era veramente pentita, i giudici umani non conoscono se la persona era sinceramente pentita.

Il giudice si basa solamente sulla gravità della colpa e  sui segni esteriori di 
pentimento, e quando la pena è stata scontata la persona è libera di andare, ma se l'individuo fa nuovamente la stessa infrazione in questo caso c'è la recidività, e di conseguenza non considera più il pentimento precedente, ma applica l'aggravamento della pena.

A differenza di Dio, il fariseo non perdona, anzi ingigantisce la colpa (ne è un esempio il giudizio che espressero verso Gesù considerandolo un bestemmiatore, meritevole di morte, pur essendo senza colpa) perché volevano apparire buoni loro stessi, anche se non lo erano.
Infatti si legge nel Vangelo di:
 Matteo: 23:4  "Legano pesanti carichi e li mettono sulle spalle degli uomini, ma loro non li vogliono muovere nemmeno con un dito.
Tutto quello che fanno lo fanno per essere visti dagli uomini"

Che dire di noi e di coloro che fanno delle piccole modifiche su se stessi per apparire migliori, li giudichiamo?
Non facciamo l'errore di condannare i senza colpa.
Acconciatura dei capelli, barba, baffi, unghie dipinte, parrucche, abiti firmati alla moda, sono piccole esibizioni che appena le notiamo, le giudichiamo. 
Possiamo classificarle in modo nobile come l'albero che fiorisce?
Tutti quanti noi, desideriamo presentarci col lato migliore, come chi vuole migliorare se stesso e apparire nella sua migliore veste.
Ciò che fa la differenza è la motivazione per cui si fa il ritocco?

Il fariseo è etichettato come colui che mette in mostra se stesso per apparire migliore, vuole primeggiare sugli altri, per poi giudicarli con severità.

La regola comunque è: se ti metti in mostra per far piacere agli altri e nobile, ma se viceversa vuoi apparire solo per mettere in mostra te stesso è un'esibizione dell'io e vieni giudicato.

Riguardo ai recidivi che ricadono nel peccato, è automatico che generino il dubbio nella mente di coloro che li devono giudicare nuovamente, pensando che la volta precedente il loro pentimento era fasullo, di conseguenza devono valutare sulla possibilità dell'aggravamento della pena.

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