Riflessioni

martedì 15 dicembre 2020

IL CORAGGIO DI GIONA E IL PENTIMENTO DEGLI ABITANTI DI NINIVE

  

       Ninive prima       
della punizione
   
PERCHÉ DIO NON PUNI' SUBITO NINIVE LA GRAN CITTA'? 
Ninive dopo 
la punizione

NINIVE LA CITTÀ ALLA QUALE DIO HA POSTICIPATO L'ESECUZIONE DEL SUO GIUDIZIO

Perché i suoi abitanti si erano pentiti.  

Anche le statue di Ninive 
persero la testa

Giona fu incaricato di avvisare i niniviti di pentirsi dei loro peccati, (questi erano arrivati al punto di giocare al pallone con le teste dei nemici- teste rotolanti). 

Alche Giona si imbarcò per la Spagna, fu poi lanciato in mare  durante una forte tempesta e recuperato da un sottomarino chiamato, grosso pesce, che gli fece fare il giro del Mediterraneo al contrario, e poi lo vomitò sulla spiaggia dell'attuale Libano, e dovette fare una lunghissima strada per raggiungere la città di Ninive, e durante quel percorso, ebbe molto tempo per meditare.  

A Giona fu nuovamente comandato di proclamare a Ninive la denuncia della sua distruzione per la malvagità dei suoi abitanti:

"Va’ a Nìnive la gran città e proclama il giudizio contro di lei, perché la sua malvagità ha richiamato la mia attenzione”. Giona 1:2

Giona dopo questo spaventoso viaggio, annunciò il giudizio con tale enfasi e convinzione che sorpresa, i Niniviti si pentirono a cominciare dal Re e poi tutti gli altri, e Dio posticipò l'esecuzione del loro giudizio di 232 anni ( dal' 844 A.C.  anno in cui Giona scrisse il libro, al 612 A.C. anno della distruzione della gran città di Ninive).

A Giona che pestava i piedi, e si piazzò di fronte in alto sulla collina per vedere meglio la distruzione di Ninive, Dio con calma gli disse:

"E io non dovrei dispiacermi per Ninive la gran città, nella quale ci sono più di 120.000 persone che non sanno distinguere il bene dal male"  Giona 4:11

Ci chiediamo:

L'uomo con le sue azione di pentimento, può modificare gli interventi di Dio? 

Ora che viviamo nel tempo del pre giudizio universale, possiamo aspettarci una simile misericordia se ci pentiamo?

La domanda più penetrante è: oggi può avvenire un pentimento generale dell'umanità come avvenne a Ninive?

Il giorno e l'ora del giudizio universale, noi non lo sappiamo, solo Dio lo decide, noi possiamo solo dire chi vivrà vedrà. 

Una cosa sappiamo, Ninive fu distrutta anche se con una posticipazione del suo giudizio di 232 anni, possiamo dedurre anche che il giudizio universale sarà immancabilmente eseguito con certezza.

Quello che non sappiamo è che se potrà essere posticipato da un'eventuale pentimento generale dell'odierna umanità come avvenne a Ninive, ma le sacre scritture ci avvisano che 'non tarderà'.

I Niniviti ci insegnano, che anche noi possiamo essere lungimiranti da imparare a pentirci?

Giona ci insegna che è possibile avere l'ardire di emettere un giudizio ai tagliatore di teste, siamo anche noi così coraggiosi da schierarci umilmente con gli apparentemente indifesi come lo fu Giona?

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En.. di Ab….

martedì 14 luglio 2020

UNA BUONA COSCIENZA

Con la testa fra
due cuscini
IL MIGLIOR CUSCINO SU CUI DORMIRE È UNA BUONA COSCIENZA
Passeggiavo nel parco, quando vidi sotto un lillà fiorito, due uomini che dormivano come un bambino che ha appena finito di poppare.
Sotto il capo nessun cuscino, ma solo una buona coscienza.
Pelle del viso rilassata, distesa, nessuna ruga in fronte.
Dormivano sereni senza percepire i disturbanti rumori del parco.
Vestiti e scarpe consumati dal cammino percorso.
Senza paura di essere derubati non avevano niente, ne un fagotto e neppure un portafoglio vuoto, la loro povertà in evidenza fungeva per loro da antifurto.
Come dice quel detto: 'il miglior antifurto è la povertà '
Nessuna parete attorno a loro, non gli serviva, perché non hanno nemici, la loro coscienza pulita li faceva sentire sicuri.
Magri, un pò deperiti e probabilmente a stomaco vuoto, ma i loro sogni erano succulenti, si vedevano seduti attorno a una tavola super imbandita di un matrimonio, confermando ciò che scrisse un saggio:
"Dolce è il sonno di chi serve, sia che abbia poco o molto da mangiare, ma l’abbondanza non permette al ricco di dormire." Ecclesiaste 5:12

Dormivano sereni senza paure sul cuscino della buona coscienza, perché non avevano abbandonato la famiglia, non erano ladri in fuga, ne avevano fatto del male o sgarri ad alcuno, erano consapevoli di essere nel mirino di chi li protegge, conoscendo le parole che dicono:
"Perciò non abbiate paura: voi valete più di molti passeri." Matteo 10:31

Tornando con la mente a quel momento in cui li guardavo, ricordo che pensai: "questo dormire tra due cuscini immaginari, va premiato, appena si svegliano gli dò una contribuzione, possono andare a rinfrescarsi nella toilette li vicino e poi andare a farsi  fare un panino e un'aranciata. Così ho fatto e mi hanno capito, anche se parlavamo un'altra lingua, pure io ho capito la loro spiegazione del sogno della tavola imbandita, e ho ricevuto un sorriso a tutta bocca che mi ha fatto star bene anche me, provando quella gioia nel dare:
"Il Signore Gesù, ... disse: ‘C’è più felicità nel dare che nel ricevere’”. ATTI 20:35

Ho compreso bene con questa esperienza che cos'è il miglior cuscino per dormire.
   E… di Ab…

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giovedì 9 luglio 2020

L' AUTOSUFFICIENZA

 Se ti immedesimi in un sereno
tramonto
senti che non ti manca
 nulla


CHI È AUTOSUFFICIENTE HA UN BILANCIO POSITIVO, PERCHÉ OLTRE A NON CHIEDERE NULLA AGLI ALTRI, POSSIEDE UN AVANZO CHE DISPONE PER GLI ALTRI CHE SONO IN DIFFICOLTÀ .

Solo la perfezione garantisce uno stato di completa autosufficienza, gli angeli buoni ricevono energia da Dio e diventano autosufficienti, pure gli uomini raggiunta la perfezione riceveranno energia da Dio e diventeranno autosufficienti.
Chi è autosufficiente non deve chiedere, non deve dare, non si irrita e non irrita nessuno, non lo sfrutta, ma vive rapporti liberi e neutrali, senza risentimenti o invidie.
L'autosufficienza ti appaga e ti rasserena.


lunedì 6 luglio 2020

IL PENTIMENTO: SOLO DIO RICONOSCE QUELLO VERO

Lui piange, ma poi
si ripete, ma è un
coccodrillo 
UNA VOLTA PERDONATO È PERDONATO PER SEMPRE

L'occhio che vedi a sinistra, non è il simbolo dei templari, ma l'occhio di un coccodrillo, che piange, senza essere pentito.
Anche se uno è recidivo, Dio non considera la volta precedente in cui l'individuo si era pentito, perché quell'episodio è stato cancellato.
Dio non fa il giocoliere tirando fuori il coniglio dal cilindro, col vecchio peccato perché era pentito e perdonato e non viene più considerato.

A differenza di Dio che legge il cuore e quindi sa se la persona si era veramente pentita, i giudici umani non conoscono se la persona era sinceramente pentita.

Il giudice si basa solamente sulla gravità della colpa e  sui segni esteriori di 
pentimento, e quando la pena è stata scontata la persona è libera di andare, ma se l'individuo fa nuovamente la stessa infrazione in questo caso c'è la recidività, e di conseguenza non considera più il pentimento precedente, ma applica l'aggravamento della pena.

A differenza di Dio, il fariseo non perdona, anzi ingigantisce la colpa (ne è un esempio il giudizio che espressero verso Gesù considerandolo un bestemmiatore, meritevole di morte, pur essendo senza colpa) perché volevano apparire buoni loro stessi, anche se non lo erano.
Infatti si legge nel Vangelo di:
 Matteo: 23:4  "Legano pesanti carichi e li mettono sulle spalle degli uomini, ma loro non li vogliono muovere nemmeno con un dito.
Tutto quello che fanno lo fanno per essere visti dagli uomini"

Che dire di noi e di coloro che fanno delle piccole modifiche su se stessi per apparire migliori, li giudichiamo?
Non facciamo l'errore di condannare i senza colpa.
Acconciatura dei capelli, barba, baffi, unghie dipinte, parrucche, abiti firmati alla moda, sono piccole esibizioni che appena le notiamo, le giudichiamo. 
Possiamo classificarle in modo nobile come l'albero che fiorisce?
Tutti quanti noi, desideriamo presentarci col lato migliore, come chi vuole migliorare se stesso e apparire nella sua migliore veste.
Ciò che fa la differenza è la motivazione per cui si fa il ritocco?

Il fariseo è etichettato come colui che mette in mostra se stesso per apparire migliore, vuole primeggiare sugli altri, per poi giudicarli con severità.

La regola comunque è: se ti metti in mostra per far piacere agli altri e nobile, ma se viceversa vuoi apparire solo per mettere in mostra te stesso è un'esibizione dell'io e vieni giudicato.

Riguardo ai recidivi che ricadono nel peccato, è automatico che generino il dubbio nella mente di coloro che li devono giudicare nuovamente, pensando che la volta precedente il loro pentimento era fasullo, di conseguenza devono valutare sulla possibilità dell'aggravamento della pena.

lunedì 29 giugno 2020

L'EQUILIBRIO

Quanto dura?
Solo per gli icoscienti


UNA BARCHETTA DI CARTA AFFIDATA ALLA CORRENTE DEL RUSCELLETTO CHE COSA GLI SUCCEDERÀ? 
Se non c'è vento e fintantoché la carta non si inzuppa d'acqua, la barchetta prosegue il corso della corrente mantenendo il suo equilibrio anche se precario.
L'uomo di discernimento deve proteggersi dalle influenze esterne, per così dire diventare impermeabili alle pressioni esterne, evitando le cattive compagnie.
"Non fatevi ingannare: le cattive compagnie corrompono le buone abitudini" 1 Corinti  15:33
Sono le certezze che ognuno percepisce per sé che gli danno stabilità. 
L'equilibrio stabile è rassicurante.
L'equilibrista incosciente che rischia la sua vita procurandosi un eventuale danno, al solo scopo di dimostrare di essere migliore degli altri è stupido. 
Purtroppo sono molti i giovani che oggi praticano questi tipi di equilibrio pericolosi, come lo skateboard, e altri simili.
Mi chiedo: a cosa serve rischiare la vita per dimostrare di essere un bravo equilibrista?
Solo chi è sereno, sicuro, con pensieri positivi, di pace, senza risentimenti verso chicchessia, autosufficiente, libero di parola, in buona salute, pensionato (perché non ha più lo stress dovuto al lavoro), senza debiti, figli adulti e autonomi, moglie sottomessa e intelligente, una tavola apparecchiata coi suoi cibi e bevande preferiti, un cane volpino che scodinzola perennemente la coda, la maglia della salute che lo tiene caldo, una casa con grandi finestre e soleggiata e con vista mare lago e montagna più le colline, ...  può sentire di avere un equilibrio stabile.

C'è tuttavia sempre un punto interrogativo??
"...mi dirò: “Tu hai da parte molte cose buone, e per molti anni: prenditela comoda, mangia, bevi e divertiti”’. Ma Dio gli disse: ‘Stolto, questa notte ti chiederanno la vita. E a quel punto chi si godrà le cose che hai accumulato?’ Questo è ciò che accadrà a chi accumula tesori per sé stesso ma non è ricco agli occhi di Dio”. Luca 12:19
Questo è il punto interrogativo "noi non sappiamo"," cosa succederà domani?"
Siamo la barchetta di carta nel ruscello, da un momento all'altro può affondare.
Sicuramente il nostro equilibrio è perennemente instabile, ma chi è stabile galleggia di più.

AUTOCONTROLLO

La mente deve 
prevalere
sulle braccia 
LO STRESS TI CONDIZIONA E PERDI IL CONTROLLO

Alzi la voce sbraiti urli sgridi accusi dici parolaccie, non ti riconosco più. 

Chi sei? Cosa sei diventato?
I nervi sono tesi, il fegato produce bile in quantità, il cuore si riempie di sangue e lo senti gonfio, provi quella sensazione come se volesse uscire dal petto addirittura scoppiare.
Devi reagire, devi fare qualcosa, il corpo chiede, la mente chiede, endorfine, zuccheri per rilassarsi.
Allora, quali contromisure puoi mettere in atto?
La più semplice e a portata di bocca è il cibo.
Alcuni in modo compulsivo mangiano, e mangiano, gli zuccheri vanno al cervello e ai muscoli e ti calmi, ma ingrassi pure, mangi e ingrassi senza autocontrollo.

Si, ci vuole l'autocontrollo, gli esseri perfetti lo possiedono già, è inserito nella loro programmazione.

Sono gli Angeli.
Si deduce facilmente che non esistano Angeli grassi.
Non solo perché si alimentano di Spirito S. che è un alimentano perfetto da DIO stesso, ma anche perché hanno l'autocontrollo.

D'altro canto i demòni che volontariamente hanno dato un calcio all'autocontrollo, stanno morendo perché non hanno più questo tipo di alimento spirituale, e stanno esaurendo la loro energia vitale dal giorno che si sono ribellati, e via via che il tempo passa sono sempre più deboli e arrabbiati, ma inesorabilmente vanno verso la loro morte, perché la loro potenza si sta consumando.

I Demoni non avendo più la possibilità di ricevere il cibo spirituale, quindi sono arrabbiati, affamati, in poche parole stanno morendo.

A differenza dei Demoni che hanno sbagliato da perfetti, noi umani imperfetti, se lo desideriamo, abbiamo la possibilità di recuperare, sia ora che in futuro,  perché abbiamo due personal trainer che ci allenano e ci soccorrono:

1- "se qualcuno commette un peccato, abbiamo un soccorritore presso il Padre: Gesù Cristo" 1 Giovanni 2:1

2- "sarà il soccorritore, lo spirito santo che il Padre manderà nel mio nome, a insegnarvi ogni cosa" Giovanni 14:25



Su col morale, si può ritornare approvati, ottenendo il perdono dei nostri peccati grazie al sacrificio di Cristo, e la perfezione di mente e corpo ricevendo energia dallo Spirito Santo. .





   E… di Ab….

domenica 10 maggio 2020

LA FRATELLANZA

Si vogliono bene senza spazi
in mezzo
Odio e amore sono divisi
I FRATELLI NON SONO SCRIBI E TANTO MENO I FARISEI CAPI DEL MALE


  • Un fratello è il buon samaritano, che aiuta il prossimo.
  • Un fratello è Nabot, fedele ai principi, non si piegò al Re.
  • Un fratello è il figliol prodigo, riconosce il suo errore e ritorna.
  • Un fratello è Gionatan, amico per la pelle e lo fu di più quando Davide si trovò in difficoltà.
  • Un fratello è Tommaso che volle mettere il dito nella ferita, a volte dubitava, ma riconobbe le prove.
  • Un fratello è Giuseppe in Egitto che perdonò i fratelli, li aiutò e li amò.
  • Un fratello è uno degli Apostoli che bisticciarono più volte e poi si perdonarono.

  • Una sorella è Rut che si convertì dopo che ebbe conosciuto Geova, e accettò molti cambiamenti nella sua vita.
  • Una sorella è Naomi, sconsolata e depressa, ma seguì il consiglio che le cambiò la vita.
  • Una sorella è Raab una prostituta che si pentì e cambiò, dimostrando una grande fede.
  • Una sorelle è Maria sorella di Lazzaro, ebbe molte emozioni e molti privilegi, ma si mantenne umile e attenta all'insegnamento.
  • Una sorella è Marta sorella di Lazzaro la maggiore, si faceva in quattro per l'ospite, era gioiosa e molto laboriosa.
  • Una sorella è Anna mamma di Samuele, fece un voto che gli costò un figlio e lo mantenne.
  • Una sorella è Elisabetta mamma in vecchiaia di Giovanni Battista, istruì un figlio che divenne una roccia senza provare paura a rimproverare il Re.
  • Una sorella è Maria mamma di Gesù, piena di grazie (la fede, l'umiltà, la sottomissione, l'amore, la riservatezza).
  • Una sorella è la vedova bisognosa che contribuì 2 monetine, tutto ciò che aveva, per sostenere l'opera spirituale, una generosità genuina di compartecipazione, senza il desiderio del ritorno.
  • Una sorella è tua moglie o mia moglie, quella che abbiamo scelto noi dal mazzo di fiori.
  • Una sorella è chi ha la tua stessa fede, la stessa aspettativa, lo stesso insegnamento.


Tu non manchi mai di fiducia verso tuo fratello e tua sorella, tuoi compagni di fede, più deboli perché non riescono a fare le cose che fai tu, ma li edifichi, per onorare Colui che ti ha dato i tuoi doni.

Ringrazia GEOVA del tuo privilegio e delle cose che tu riesci a fare con facilità, e amali di più, perché esprimerai rispetto e apprezzamento a Colui che ti ha dato il privilegio di essere quello che sei.

Grazie per il lavoro che fai per me, ma non mi condannare.
Ti voglio bene comunque tu sia e comunque tu intervenga.
Tuo fratello spirituale.

Questa esternazione, è una riflessione che non ha riferimento ad alcuno in modo specifico, ma solo verso i fratelli tutti.

"Ecco, com’è buono e com’è piacevole che i fratelli dimorino insieme in unità!" Salmo 133:1


   E… di Ab….

lunedì 13 aprile 2020

L'ONESTÀ

Esiste 1 sulla 
Terra
completamente 

onesto?
No!
ESPERIENZA

Sono andato al mercato a comprare una cassetta di arance, valore 20 €.

Pago con 50 € e lascio  li momentaneamente la cassetta e vado a prendere la macchina distante 50 mt che avevo lasciato al parcheggio, prima di arrivarci, sento dietro a me la fruttivendola che in affanno mi dice: " Signore il suo resto" e mentre fa sventolare in alto i soldi, che poi mi da.
Le dico " grazie, lei è una persona onesta" e li prendo.
Lei torna al banco e io in macchina, nel mentre do un'occhiata al resto, 45 € e mi accorgo che sono 15 in più.
Torno al banco per caricare la cassetta, e restituisco i 15 € di troppo.
In risposta mi dice: "anche lei è una persona onesta".
Di botto mi viene da chiedergli: " Mi scusi, è forse una Testimone di Geova?"
"Si!..... lo è anche lei?" Io rispondo : "si lo sono".
All'istante è nata un'amicizia tra due persone oneste, che ci avrebbe legato per sempre a prescindere da qualsiasi passato avessimo vissuto, ci saremmo sempre fidati uno dell'altra.

A questa esperienza, sostituiamo la parola 'Testimoni di Geova', con la parola 'cattolico', oppure 'ateo', saremmo comunque sempre due persone oneste.

Riflettete su questo semplice episodio, la cosa che cambia veramente il mondo, non è fare un miracolo, o fare un'invenzione straordinaria, ma è ' L'ONESTÀ ' .

A prescindere da qualsiasi religione o credo, o ideologia, la cosa che cambia il mondo e cambia radicalmente il vivere insieme e ' L'ONESTÀ '.

Riuscite ad immaginarvi un mondo dove tutti sono onesti?
Nessun ladro, nessun bugiardo, nessun inganno, nessuna truffa, nessuna paura di voltare le spalle a chicchessia, nessuna necessità di avere un'arma di difesa, nessun sospetto, nessun risentimento, eccetera.

Trascorrere un'intera vera vita in pace e sicurezza.

Non è possibile!
Ma perché non è possibile?
Perché siamo imperfetti per colpa del peccato.
Si può togliere il peccato dal mondo? Si! Come?
Dio ha dato suo figlio per questo:
"Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: “Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo" Giovanni 1:29
Allora si che sarà possibile vivere la vera vita:
 " Di’ loro di ...[essere onesti].....così si metteranno da parte un tesoro sicuro, un eccellente fondamento per il futuro, in modo da afferrare saldamente la vera vita" 1 Timoteo 6:18,19
L'onestà ti allunga la vita.





   E… di Ab….

sabato 29 febbraio 2020

LA FEDE UN FRUTTO DELL'ALBERO DELLO SPIRITO

L'energia dinamica
LO SPIRITO SANTO
Molti lo deridono sotto forma di battuta,......(a volte lo paragonano allo spirito di vino)
La verità è che lo Spirito S. Produce molti frutti, fra i quali la fede.
"il frutto dello spirito è .....fede" Galati 5:22
Dicendolo al contrario, la fede si possiede solo se si riceve lo Spirito.
La domanda importante è : 
come posso caricarmi di Spirito?".
Come per la costruzione di una casa, sono necessarie molte materie prime, (pietra, legno, ferro, vetro, ceramica, ecc.) in modo simile lo Spirito si riceve con molteplici azioni.
Ve le vado ad elencare, 1, 2, 3, 4, 5, 6, ......
Non voglio togliervi il gusto di trovarle da soli, nel libro ispirato sono menzionate tutte.
Quindi chi si rende conto di percepire lo Spirito e ne è consapevole possiederà il frutto della FEDE nella misura in cui compirà quelle azioni che lo caricano di Spirito.
Lo Spirito ti illumina la mente e acquisisci la libertà di capire cose che prima erano inafferrabili.

Lo S.S. ti consente di avere libertà di parola con Dio.


Possiamo paragonarlo alla luce di una lampada di notte che quando si accende illumina tutte le cose li presenti, ma non è acquisito in modo permanente, se lo perdi è come se spegnessi la lampada, ritorna tutto nel buio.
La fede (frutto dello Spirito) una volta raggiunto l'obiettivo che speravi, cesserà perché ora sei arrivato alla realtà.
Ad esempio, la fede nella promessa di Dio "che aprirà la sua mano e soddisferà il desiderio di ogni vivente", diventerà una realtà, sostituendola alla condanna del suolo,  fatta ad Adamo "Con il sudore della tua faccia mangerai pane ”.
Pertanto il sudore sulla faccia sarà sostituito con la benedizione dell'appagamento del desiderio di ogni vivente con poca fatica e pochi sudori.
Questo esempio dimostra che la fede una volta raggiunto l'obbiettivo cesserà, sostituendo le cose sperate con la realtà.
In buona sostanza, se la fede è un frutto di un ramo di questo albero, lo Spirito è rappresentato dall'intero albero che continua a portare molti frutti.
Lo Spirito di Dio va rivalutato, è molto importante perché ti illumina il cammino.
Essendo questa nostra vita una strada stretta che si snoda e prosegue fino al raggiungimento di una meta bellissima, chi è saggio cercherà il modo di caricarsi di Spirito, compiendo quelle azioni che ne aprono i rubinetti, come menzionate prima, cioè 1, 2, 3, 4, 5, 6,......
Cercale nel libro ispirato dallo Spirito S. e li troverai, ma se vuoi puoi prendere la scorciatoia, cioè chiederlo a chi già le conosce.
Buona ricerca e tanti frutti dello S.S.
"il frutto dello spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benignità, bontà, fede, mitezza, autocontrollo. Contro queste cose non c’è legge" Galali 5:22






   E… di Ab….7

venerdì 21 febbraio 2020

LA RAGIONEVOLEZZA

La ragionevolezza ti illumina 
il cervello come una lampadina.
LA RAGIONEVOLEZZA
Negli anni settanta, Silvano un mio carissimo amico, molto saggio e con grande responsabilità, era ospite a pranzo a casa mia, arrivati al caffè mi venne in mente ciò che avevo letto sul giornale il giorno prima: "il caffè è una droga" così di botto mi venne di fargli una domanda, e senza farlo apposta era un po' sibillina, e gli chiesi: "ho letto che anche il caffè è una droga, tu che insegni agli altri ciò che è morale, e che le droghe non si devono assumere, perché bevi il caffè che è una droga? Non ti preoccupa che qualcuno potrebbe inciampare?"
Riflettè per un po' di secondi, e poi non mi diede una lunga spiegazione scientifica, ma semplicemente disse "Lo lascio inciampare, perché non c'è motivo di inciampare, ora mi bevo il caffè"
Non ho mai più dimenticato quella risposta, e lo ringrazio a distanza di anni, perché ho captato un po' di ragionevolezza anch'io.





   E… di Ab….

L' UMILE CERCA LA CONOSCENZA

Il pedone di fronte al Re
è costretto a sentirsi umile
VOGLIO CAPIRE. DESIDERO CAPIRE. HO CAPITO! HO CAPITO? 

ABBATTÈ UN LEONE, AFFRONTÒ UN GIGANTE, VISSE COI RE, DIVENNE LUI STESSO RE, SCRISSE SALMI E PROVERBI , EBBE DONNE BELLE E INTELLIGENTI, VINSE MOLTE BATTAGLIE, FU INSEGUITO COME UNA LEPRE, EBBE UNA VITA DI ESPERIENZE, ACCUMULÒ TONNELLATE D'ORO, EPPURE NELLA SUA VECCHIAIA DESIDERAVA ANCORA CAPIRE.

L'uomo era Davide  che non ancora sazio di conoscenza, voleva che qualcuno gli insegnasse, e chiese a chi ne sapeva più di lui la cosa più importante:
" Insegnami a fare la tua volontà, perché tu sei il mio Dio. Il tuo spirito è buono: mi guidi su un terreno pianeggiante." Salmo 143:10

Il saggio vuole capire ancora di più.
E gli sarà dato:
 " Perciò prestate attenzione a come ascoltate, perché a chi ha sarà dato dell’altro, ma a chi non ha sarà tolto anche quello che immagina di avere”. Luca 8:18

Desiderare di conoscere, per raggiungere la vita eterna, che traguardo fantastico porta la conoscenza:
" Questo significa vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo" Giovanni 17:3








   E… di Ab….

giovedì 20 febbraio 2020

L' OSPITALITÀ

Il meglio di Abramo
OSPITARE QUALCUNO
L'ospitalità è  un gran privilegio, tuttavia è anche un grande stress perché vorremmo dare un'ospitalità perfetta. L’ospitalità è una cosa piacevole perché c'è più felicità nel dare. L'importante è ‘il come dai e non il cosa dai’ proprio come fece Abramo, quando ospitò dei forestieri correva tutto intondo  per preparare il meglio.  
Genesi 18:6-9. " Abraamo andò dunque in fretta alla tenda da Sara e disse: “Presto! Prendi tre sea (7,33 litri) di fior di farina, intridi la pasta e fanne focacce rotonde”.  Abraamo corse poi alla mandria e prendeva un toro giovane, tenero e buono, e lo dava al servitore, ed egli andò in fretta a prepararlo.   Quindi prese del burro e del latte, e il toro giovane che aveva preparato, e lo pose davanti a loro. Quindi egli stesso stava in piedi presso di loro sotto l’albero mentre mangiavano."
È vero che da questo racconto si percepisce la premura verso l'ospite?

L'Apostolo Pietro aggiunse: " siate ospitali senza brontolii" poiché è umano trovare imperfezioni a chi è imperfetto, e brontolare darebbe una nota amara alla festa.
È spinosa la situazione di chi si sente un ospite indesiderato.

Chi si sente ben voluto, alla fine accetta l'invito.
"I due angeli arrivarono a Sodoma di sera. Lot era seduto alla porta della città. Quando li vide, si alzò per andare loro incontro; si inginocchiò con il viso a terra e disse: “Miei signori, vi prego, venite a casa del vostro servitore.... Loro dissero: “No, passeremo la notte nella piazza”. Ma lui fu così insistente che i due lo seguirono a casa sua..." Genesi 19:1-3
Abbiamo l'esempio di questi Angeli ospitati da Lot che si adeguarono alla sua ospitalità.
1°  non si autoinvitarono, ma furono invitati.
2°  accettarono l'ospitalità
3° consumarono ciò che Lot aveva preparato
4°  concessero a Lot il privilegio di modificare la città di destinazione del suo trasferimento per la sua salvezza. 
In altre parole anche loro come ospiti esercitavano premura e tennero conto del desiderio del padrone di casa.
Nessuno di loro pensò che essendo degli Angeli avrebbero avuto necessità diverse, di preparare cibi diversi, a motivo di intolleranze. 
Sono da apprezzare gli ospiti che si informano sugli ingredienti del cibo senza farlo pesare, ma semplicemente passano oltre alla portata sucessiva.
I condizionamenti generano agitazione in chi ospita, frenando il suo slancio verso l'ospitalità.


L'ospitalità è sconsigliata se l'ospite è un ladro o un violento, o si allarga troppo.

Il discernimento il tatto e il buon senso sono cose belle e utili per chiunque, ma ormai rare, se le possediamo in una certa misura, sia da ospiti che da ospitanti faremo sentire bene l'altro.

L'ospitalità è premura verso l'ospite per condividere oltre il pane, le emozioni. 





   E… di Ab….

mercoledì 19 febbraio 2020

LA MISERICORDIA (ESSERE UN PALO DI SOSTAGNO)

Anche all'abbondanza
serve sostegno
IL PALO DI SOSTEGNO
La pianta di cachi era carica di fiori, poi di piccoli frutti che crescevano, tanto che a un certo punto il ramo più carico e più debole si ruppe,  niente più frutti da quel ramo. Ce n'erano altri altrettanto carichi, che fare? Perché non si ripetesse il danno, all'ortolano gli venne subito in mente, 'devo mettergli un sostegno', prese un semplice palo di legno dritto, del diametro di un braccio, lo tagliò all'altezza giusta, gli infilò come un chiodo a ( y) ( meglio se fatto a U col chiodo dritto) di ferro, lo piantò nel centro del tondo di legno e lo mise sotto ad alcuni rami sovraccarichi.
Il sostegno, fermo, robusto col solo scopo di reggere, permise al ramo stracarico di portare a maturazione molti buoni frutti.
Un'idea simile è la maestra o maestro di sostegno, aiutare il ragazzo in difficoltà a sentirsi accettato con gli altri, è un ragazzo intelligente, ma ha qualche problema.
Perché il punto dolente è sentirsi esclusi.
E' una bruttissima sensazione quella di sentirsi esclusi, [ da una partita di calcio, dalla classe di appartenenza a scuola, da una squadra di lavoro, da una cena con gli amici, da un matrimonio, da una comunità religiosa, da una famiglia, da Dio ].
Se ti trovi in una situazione simile o ti ci sei trovato, quando trovi il samaritano che ti sostiene, è come trovare una bombola d'ossigeno mentre sei in apnea.
Il sostegno è veramente una cosa semplice (come un'alzata di mano), ma svolge un grande compito.
Dal sostenere un governo, una riunione condominiale, un punto dell'ordine del giorno, un figlio all'estero, un genitore malato, un orfano, una vedova povera, un mutilato dalla guerra, un cieco, una madre impegnata col figlio bisognoso, è un elenco quasi infinito.
Come fare il palo di sostegno?
Dal ragionamento è escluso fare il palo a una banda di ladri.
Dando una mano, a seconda dei casi, con un po' di denaro, con un po' di tempo, con un po' di attenzione, basta poco, un po'.
Se non puoi direttamente, puoi chiedere a chi può di farlo in tua vece, e avrà la tua riconoscenza.
La cosa classica è chiedere in preghiera a Dio di farlo al posto nostro.
Lui è ben felice di aiutare sia noi che il misero, a una condizione, da non dimenticare mai, cioè quello di non utilizzare la preghiera come un lavaggio delle mani alla Ponzio Pilato, tipo pensaci tu o Dio, e te ne lavi le mani.
Concetto che espresse Giacomo fratello di Gesù: 
"Se un fratello o una sorella è senza vestiti e non ha cibo a sufficienza per la giornata,  e uno di voi gli dice: “Va’ in pace, riscaldati e saziati”, ma non gli dà quello di cui ha bisogno per vivere, a che serve?  Allo stesso modo la fede da sola, senza le opere, è morta.
Il sostegno sotto il ramo, sembra che non faccia nulla perché è fermo e immobile, ma c'è, è presente e lo sostiene coi suoi frutti, esiste, ed è al posto giusto al momento giusto.
A volte anche noi pur passando inosservati siamo utili facendo il palo di sostegno.
Inosservati e anonimi, perché chi guarda vede solo l'albero bello e stracarico, e non si accorge quasi mai di noi che siamo li.
Siamo notati solo dall'osservatore attento.
Va ricordato anche, che senza il sostegno, il ramo si romperà e con esso se ne andranno pure i frutti, per tutti gli anni futuri.
Tu sei un sostegno per qualcuno, anche se non ti notano, sei comunque importante, e sei apprezzato da coloro che sanno osservare.