Riflessioni

mercoledì 19 febbraio 2020

LA MISERICORDIA (ESSERE UN PALO DI SOSTAGNO)

Anche all'abbondanza
serve sostegno
IL PALO DI SOSTEGNO
La pianta di cachi era carica di fiori, poi di piccoli frutti che crescevano, tanto che a un certo punto il ramo più carico e più debole si ruppe,  niente più frutti da quel ramo. Ce n'erano altri altrettanto carichi, che fare? Perché non si ripetesse il danno, all'ortolano gli venne subito in mente, 'devo mettergli un sostegno', prese un semplice palo di legno dritto, del diametro di un braccio, lo tagliò all'altezza giusta, gli infilò come un chiodo a ( y) ( meglio se fatto a U col chiodo dritto) di ferro, lo piantò nel centro del tondo di legno e lo mise sotto ad alcuni rami sovraccarichi.
Il sostegno, fermo, robusto col solo scopo di reggere, permise al ramo stracarico di portare a maturazione molti buoni frutti.
Un'idea simile è la maestra o maestro di sostegno, aiutare il ragazzo in difficoltà a sentirsi accettato con gli altri, è un ragazzo intelligente, ma ha qualche problema.
Perché il punto dolente è sentirsi esclusi.
E' una bruttissima sensazione quella di sentirsi esclusi, [ da una partita di calcio, dalla classe di appartenenza a scuola, da una squadra di lavoro, da una cena con gli amici, da un matrimonio, da una comunità religiosa, da una famiglia, da Dio ].
Se ti trovi in una situazione simile o ti ci sei trovato, quando trovi il samaritano che ti sostiene, è come trovare una bombola d'ossigeno mentre sei in apnea.
Il sostegno è veramente una cosa semplice (come un'alzata di mano), ma svolge un grande compito.
Dal sostenere un governo, una riunione condominiale, un punto dell'ordine del giorno, un figlio all'estero, un genitore malato, un orfano, una vedova povera, un mutilato dalla guerra, un cieco, una madre impegnata col figlio bisognoso, è un elenco quasi infinito.
Come fare il palo di sostegno?
Dal ragionamento è escluso fare il palo a una banda di ladri.
Dando una mano, a seconda dei casi, con un po' di denaro, con un po' di tempo, con un po' di attenzione, basta poco, un po'.
Se non puoi direttamente, puoi chiedere a chi può di farlo in tua vece, e avrà la tua riconoscenza.
La cosa classica è chiedere in preghiera a Dio di farlo al posto nostro.
Lui è ben felice di aiutare sia noi che il misero, a una condizione, da non dimenticare mai, cioè quello di non utilizzare la preghiera come un lavaggio delle mani alla Ponzio Pilato, tipo pensaci tu o Dio, e te ne lavi le mani.
Concetto che espresse Giacomo fratello di Gesù: 
"Se un fratello o una sorella è senza vestiti e non ha cibo a sufficienza per la giornata,  e uno di voi gli dice: “Va’ in pace, riscaldati e saziati”, ma non gli dà quello di cui ha bisogno per vivere, a che serve?  Allo stesso modo la fede da sola, senza le opere, è morta.
Il sostegno sotto il ramo, sembra che non faccia nulla perché è fermo e immobile, ma c'è, è presente e lo sostiene coi suoi frutti, esiste, ed è al posto giusto al momento giusto.
A volte anche noi pur passando inosservati siamo utili facendo il palo di sostegno.
Inosservati e anonimi, perché chi guarda vede solo l'albero bello e stracarico, e non si accorge quasi mai di noi che siamo li.
Siamo notati solo dall'osservatore attento.
Va ricordato anche, che senza il sostegno, il ramo si romperà e con esso se ne andranno pure i frutti, per tutti gli anni futuri.
Tu sei un sostegno per qualcuno, anche se non ti notano, sei comunque importante, e sei apprezzato da coloro che sanno osservare.

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