Riflessioni

sabato 29 febbraio 2020

LA FEDE UN FRUTTO DELL'ALBERO DELLO SPIRITO

L'energia dinamica
LO SPIRITO SANTO
Molti lo deridono sotto forma di battuta,......(a volte lo paragonano allo spirito di vino)
La verità è che lo Spirito S. Produce molti frutti, fra i quali la fede.
"il frutto dello spirito è .....fede" Galati 5:22
Dicendolo al contrario, la fede si possiede solo se si riceve lo Spirito.
La domanda importante è : 
come posso caricarmi di Spirito?".
Come per la costruzione di una casa, sono necessarie molte materie prime, (pietra, legno, ferro, vetro, ceramica, ecc.) in modo simile lo Spirito si riceve con molteplici azioni.
Ve le vado ad elencare, 1, 2, 3, 4, 5, 6, ......
Non voglio togliervi il gusto di trovarle da soli, nel libro ispirato sono menzionate tutte.
Quindi chi si rende conto di percepire lo Spirito e ne è consapevole possiederà il frutto della FEDE nella misura in cui compirà quelle azioni che lo caricano di Spirito.
Lo Spirito ti illumina la mente e acquisisci la libertà di capire cose che prima erano inafferrabili.

Lo S.S. ti consente di avere libertà di parola con Dio.


Possiamo paragonarlo alla luce di una lampada di notte che quando si accende illumina tutte le cose li presenti, ma non è acquisito in modo permanente, se lo perdi è come se spegnessi la lampada, ritorna tutto nel buio.
La fede (frutto dello Spirito) una volta raggiunto l'obiettivo che speravi, cesserà perché ora sei arrivato alla realtà.
Ad esempio, la fede nella promessa di Dio "che aprirà la sua mano e soddisferà il desiderio di ogni vivente", diventerà una realtà, sostituendola alla condanna del suolo,  fatta ad Adamo "Con il sudore della tua faccia mangerai pane ”.
Pertanto il sudore sulla faccia sarà sostituito con la benedizione dell'appagamento del desiderio di ogni vivente con poca fatica e pochi sudori.
Questo esempio dimostra che la fede una volta raggiunto l'obbiettivo cesserà, sostituendo le cose sperate con la realtà.
In buona sostanza, se la fede è un frutto di un ramo di questo albero, lo Spirito è rappresentato dall'intero albero che continua a portare molti frutti.
Lo Spirito di Dio va rivalutato, è molto importante perché ti illumina il cammino.
Essendo questa nostra vita una strada stretta che si snoda e prosegue fino al raggiungimento di una meta bellissima, chi è saggio cercherà il modo di caricarsi di Spirito, compiendo quelle azioni che ne aprono i rubinetti, come menzionate prima, cioè 1, 2, 3, 4, 5, 6,......
Cercale nel libro ispirato dallo Spirito S. e li troverai, ma se vuoi puoi prendere la scorciatoia, cioè chiederlo a chi già le conosce.
Buona ricerca e tanti frutti dello S.S.
"il frutto dello spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benignità, bontà, fede, mitezza, autocontrollo. Contro queste cose non c’è legge" Galali 5:22






   E… di Ab….7

venerdì 21 febbraio 2020

LA RAGIONEVOLEZZA

La ragionevolezza ti illumina 
il cervello come una lampadina.
LA RAGIONEVOLEZZA
Negli anni settanta, Silvano un mio carissimo amico, molto saggio e con grande responsabilità, era ospite a pranzo a casa mia, arrivati al caffè mi venne in mente ciò che avevo letto sul giornale il giorno prima: "il caffè è una droga" così di botto mi venne di fargli una domanda, e senza farlo apposta era un po' sibillina, e gli chiesi: "ho letto che anche il caffè è una droga, tu che insegni agli altri ciò che è morale, e che le droghe non si devono assumere, perché bevi il caffè che è una droga? Non ti preoccupa che qualcuno potrebbe inciampare?"
Riflettè per un po' di secondi, e poi non mi diede una lunga spiegazione scientifica, ma semplicemente disse "Lo lascio inciampare, perché non c'è motivo di inciampare, ora mi bevo il caffè"
Non ho mai più dimenticato quella risposta, e lo ringrazio a distanza di anni, perché ho captato un po' di ragionevolezza anch'io.





   E… di Ab….

L' UMILE CERCA LA CONOSCENZA

Il pedone di fronte al Re
è costretto a sentirsi umile
VOGLIO CAPIRE. DESIDERO CAPIRE. HO CAPITO! HO CAPITO? 

ABBATTÈ UN LEONE, AFFRONTÒ UN GIGANTE, VISSE COI RE, DIVENNE LUI STESSO RE, SCRISSE SALMI E PROVERBI , EBBE DONNE BELLE E INTELLIGENTI, VINSE MOLTE BATTAGLIE, FU INSEGUITO COME UNA LEPRE, EBBE UNA VITA DI ESPERIENZE, ACCUMULÒ TONNELLATE D'ORO, EPPURE NELLA SUA VECCHIAIA DESIDERAVA ANCORA CAPIRE.

L'uomo era Davide  che non ancora sazio di conoscenza, voleva che qualcuno gli insegnasse, e chiese a chi ne sapeva più di lui la cosa più importante:
" Insegnami a fare la tua volontà, perché tu sei il mio Dio. Il tuo spirito è buono: mi guidi su un terreno pianeggiante." Salmo 143:10

Il saggio vuole capire ancora di più.
E gli sarà dato:
 " Perciò prestate attenzione a come ascoltate, perché a chi ha sarà dato dell’altro, ma a chi non ha sarà tolto anche quello che immagina di avere”. Luca 8:18

Desiderare di conoscere, per raggiungere la vita eterna, che traguardo fantastico porta la conoscenza:
" Questo significa vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo" Giovanni 17:3








   E… di Ab….

giovedì 20 febbraio 2020

L' OSPITALITÀ

Il meglio di Abramo
OSPITARE QUALCUNO
L'ospitalità è  un gran privilegio, tuttavia è anche un grande stress perché vorremmo dare un'ospitalità perfetta. L’ospitalità è una cosa piacevole perché c'è più felicità nel dare. L'importante è ‘il come dai e non il cosa dai’ proprio come fece Abramo, quando ospitò dei forestieri correva tutto intondo  per preparare il meglio.  
Genesi 18:6-9. " Abraamo andò dunque in fretta alla tenda da Sara e disse: “Presto! Prendi tre sea (7,33 litri) di fior di farina, intridi la pasta e fanne focacce rotonde”.  Abraamo corse poi alla mandria e prendeva un toro giovane, tenero e buono, e lo dava al servitore, ed egli andò in fretta a prepararlo.   Quindi prese del burro e del latte, e il toro giovane che aveva preparato, e lo pose davanti a loro. Quindi egli stesso stava in piedi presso di loro sotto l’albero mentre mangiavano."
È vero che da questo racconto si percepisce la premura verso l'ospite?

L'Apostolo Pietro aggiunse: " siate ospitali senza brontolii" poiché è umano trovare imperfezioni a chi è imperfetto, e brontolare darebbe una nota amara alla festa.
È spinosa la situazione di chi si sente un ospite indesiderato.

Chi si sente ben voluto, alla fine accetta l'invito.
"I due angeli arrivarono a Sodoma di sera. Lot era seduto alla porta della città. Quando li vide, si alzò per andare loro incontro; si inginocchiò con il viso a terra e disse: “Miei signori, vi prego, venite a casa del vostro servitore.... Loro dissero: “No, passeremo la notte nella piazza”. Ma lui fu così insistente che i due lo seguirono a casa sua..." Genesi 19:1-3
Abbiamo l'esempio di questi Angeli ospitati da Lot che si adeguarono alla sua ospitalità.
1°  non si autoinvitarono, ma furono invitati.
2°  accettarono l'ospitalità
3° consumarono ciò che Lot aveva preparato
4°  concessero a Lot il privilegio di modificare la città di destinazione del suo trasferimento per la sua salvezza. 
In altre parole anche loro come ospiti esercitavano premura e tennero conto del desiderio del padrone di casa.
Nessuno di loro pensò che essendo degli Angeli avrebbero avuto necessità diverse, di preparare cibi diversi, a motivo di intolleranze. 
Sono da apprezzare gli ospiti che si informano sugli ingredienti del cibo senza farlo pesare, ma semplicemente passano oltre alla portata sucessiva.
I condizionamenti generano agitazione in chi ospita, frenando il suo slancio verso l'ospitalità.


L'ospitalità è sconsigliata se l'ospite è un ladro o un violento, o si allarga troppo.

Il discernimento il tatto e il buon senso sono cose belle e utili per chiunque, ma ormai rare, se le possediamo in una certa misura, sia da ospiti che da ospitanti faremo sentire bene l'altro.

L'ospitalità è premura verso l'ospite per condividere oltre il pane, le emozioni. 





   E… di Ab….

mercoledì 19 febbraio 2020

LA MISERICORDIA (ESSERE UN PALO DI SOSTAGNO)

Anche all'abbondanza
serve sostegno
IL PALO DI SOSTEGNO
La pianta di cachi era carica di fiori, poi di piccoli frutti che crescevano, tanto che a un certo punto il ramo più carico e più debole si ruppe,  niente più frutti da quel ramo. Ce n'erano altri altrettanto carichi, che fare? Perché non si ripetesse il danno, all'ortolano gli venne subito in mente, 'devo mettergli un sostegno', prese un semplice palo di legno dritto, del diametro di un braccio, lo tagliò all'altezza giusta, gli infilò come un chiodo a ( y) ( meglio se fatto a U col chiodo dritto) di ferro, lo piantò nel centro del tondo di legno e lo mise sotto ad alcuni rami sovraccarichi.
Il sostegno, fermo, robusto col solo scopo di reggere, permise al ramo stracarico di portare a maturazione molti buoni frutti.
Un'idea simile è la maestra o maestro di sostegno, aiutare il ragazzo in difficoltà a sentirsi accettato con gli altri, è un ragazzo intelligente, ma ha qualche problema.
Perché il punto dolente è sentirsi esclusi.
E' una bruttissima sensazione quella di sentirsi esclusi, [ da una partita di calcio, dalla classe di appartenenza a scuola, da una squadra di lavoro, da una cena con gli amici, da un matrimonio, da una comunità religiosa, da una famiglia, da Dio ].
Se ti trovi in una situazione simile o ti ci sei trovato, quando trovi il samaritano che ti sostiene, è come trovare una bombola d'ossigeno mentre sei in apnea.
Il sostegno è veramente una cosa semplice (come un'alzata di mano), ma svolge un grande compito.
Dal sostenere un governo, una riunione condominiale, un punto dell'ordine del giorno, un figlio all'estero, un genitore malato, un orfano, una vedova povera, un mutilato dalla guerra, un cieco, una madre impegnata col figlio bisognoso, è un elenco quasi infinito.
Come fare il palo di sostegno?
Dal ragionamento è escluso fare il palo a una banda di ladri.
Dando una mano, a seconda dei casi, con un po' di denaro, con un po' di tempo, con un po' di attenzione, basta poco, un po'.
Se non puoi direttamente, puoi chiedere a chi può di farlo in tua vece, e avrà la tua riconoscenza.
La cosa classica è chiedere in preghiera a Dio di farlo al posto nostro.
Lui è ben felice di aiutare sia noi che il misero, a una condizione, da non dimenticare mai, cioè quello di non utilizzare la preghiera come un lavaggio delle mani alla Ponzio Pilato, tipo pensaci tu o Dio, e te ne lavi le mani.
Concetto che espresse Giacomo fratello di Gesù: 
"Se un fratello o una sorella è senza vestiti e non ha cibo a sufficienza per la giornata,  e uno di voi gli dice: “Va’ in pace, riscaldati e saziati”, ma non gli dà quello di cui ha bisogno per vivere, a che serve?  Allo stesso modo la fede da sola, senza le opere, è morta.
Il sostegno sotto il ramo, sembra che non faccia nulla perché è fermo e immobile, ma c'è, è presente e lo sostiene coi suoi frutti, esiste, ed è al posto giusto al momento giusto.
A volte anche noi pur passando inosservati siamo utili facendo il palo di sostegno.
Inosservati e anonimi, perché chi guarda vede solo l'albero bello e stracarico, e non si accorge quasi mai di noi che siamo li.
Siamo notati solo dall'osservatore attento.
Va ricordato anche, che senza il sostegno, il ramo si romperà e con esso se ne andranno pure i frutti, per tutti gli anni futuri.
Tu sei un sostegno per qualcuno, anche se non ti notano, sei comunque importante, e sei apprezzato da coloro che sanno osservare.

LA GENEROSITÀ E' IL VERO TESORO

Rinunciò a 2 passeri, perché
nel suo cuore c'era un tesoro
NON È IL TESORO DI CAPITAN UNCINO
Questo tesoro possono averlo tutti, anche tu.
Pensate, lo ebbe pure la vedova con le 2 monetine, anzi un doppio tesoro.
In cielo, e nel suo cuore.

1- Tesoro del tempio. Contribuendo per il tempio con le sue uniche 2 monetine, che erano tutto il suo sostentamento, diede un'impressione tale a Gesù che la lodò, con un'eco che risuona ancora oggi e per tutti i secoli futuri. Ora immaginate il valore di questa gloria, a quanto può ammontare il suo tesoro in Cielo?
"....Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse loro: “In verità vi dico che questa vedova, povera com’è, ha offerto più di tutti gli altri" Marco 12:43

2- il tesoro spirituale. Immaginate i pensieri della vedova, "Cosa contribuisco?" non una monetina per uno, ma tutte e 2 per le cose spirituali, il suo cuore era gioioso era riuscita a fare anche lei qualcosa, con il ricavato dell'uovo venduto, e rinunciando al passero, aveva potuto dare anche lei. Gustò quel tesoro spirituale della fede che aveva nel suo cuore.
"...la vostra fede di provata qualità — di valore molto più grande dell’oro" - 1 Pietro 1:7

Ora pensate ai 60.000 quintali d'oro in lingotti impilati nel cavò del Vaticano, il 60% di tutto l'oro del mondo, millenni di rastrellamenti da tutta la terra.
Metallo nobile, giallo lucente, bello a vedersi, ma nascosto alla vista, con porte blindate.
Chiedetevi: ma se è cosi bello, perché deve stare li al buio?

Esiste una descrizione biblica che fa riflettere:
"La donna ........era adorna di oro, pietre preziose e perle; aveva in mano un calice d’oro pieno di cose ripugnanti..............: “Babilonia la Grande, madre delle prostitute ......." Rivelazione 17:4
Questo tipo di tesoro, è ripugnante per Dio, perché frutto di meretricio.


En.. di Ab....

martedì 18 febbraio 2020

LA STABILITA' NON E' DUREZZA MA FLESSIBILITA'

La sua maestosità sta'
nelle radici

Resiste perché le sue
radici sono ben ancorare
SII UN ALBERO FLESSIBILE

Quando tua moglie riceve onori dagli altri in misura superiore, potresti risentirti del fatto che lei abbia più capacità e sentirti sminuito, mentre lei essendo maggiormente valutata potrebbe cominciare a perdere il rispetto per te e della tua autorità.
Se succede che qualcuno erroneamente sbilanci le competenze non scuoterti, è rimani calmo,  imita il comportamento di Gesù:  Il "marito é capo della moglie, e la tratta come Gesù trattò la congregazione"  e darai un buon esempio a tutta la tua famiglia.

Sii flessibile e comportati in maniera opposta alla trama di un certo film, che usò la seguente battuta
"Rosalia , sta dietro a me cara, pure tu picciriddu, non andare avanti figghiu mio, bello a papà."
In modo ironico, questo marito esercita la sua autorità sul nucleo famigliare in modo esagerato, trasmette l'idea di essere troppo rigido.
Anche l'albero maestoso si piega dolcemente al soffiare del vento, così fa il marito affettuoso, non cammina davanti, ma di fianco alla sua famiglia, proteggendola come uno scudo dai venti impetuosi.
"...prendete il grande scudo della fede, con cui potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Malvagio" Efesini 6:16
In buona sostanza, gli altri, potrebbero tirarti frecciate, a volte con buone intenzioni o senza neanche accorgersene, tu flettiti come fa l'albero.

Sii un albero robusto per la tua famiglia, non lasciarti spezzare dal vento che ti sbuffa in faccia parole sconsiderate, ma flettiti, per il bene della tua famiglia non reagire in modo esagerato, tollera chi ti scrolla.
Affonda le tue radici nelle certezze della fede e rimarrai stabile.





   E… di Ab….

IL RISPETTO

Rispettiamo la natura
Qualcuno lassù ci ama

1) Dio rispetta la nostra privacy
     Lo fece già con Adamo quando disubbidì in Eden   in 
Genesi 3 : 9   Più volte Geova Dio chiamò l’uomo e gli chiese: “Dove sei?”   Alla fine lui rispose: “Ho sentito la tua voce nel giardino, ma ho avuto paura perché ero nudo, e così mi sono nascosto”
Dio poteva sapere benissimo dove si trovava Adamo, ma aveva scelto di rispettare la sua privacy, aveva un appuntamento serale con lui, inoltre lo chiamava ripetutamente, una dimostrazione di amore.
Imitando il nostro Creatore, quando decidiamo di andare a trovare qualcuno è meglio  telefonare prima e ricevere il loro invito per rispettare la loro privacy, solo in caso di necessità ci presenteremo da loro senza preavviso, altrimenti potrebbe sembrare un'imposizione o un controllo.

2)  Ci concede il libero arbitrio
      Adamo ed Eva potevano prendere o non prendere, potevano scegliere tra il bene e il male.  Genesi 3:6.  “Prendeva dunque del suo frutto e lo mangiava……..”
Avevano questa grande libertà di poter scegliere.
Dare a qualcuno la libertà di scegliere è una dimostrazione di amore, perché ti fidi di lui, lo consideri responsabile e ti aspetti che faccia la cosa giusta.

3)  Ci avvisa in anticipo delle conseguenze
    Genesi. 2:17    Ma in quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai positivamente morirai”.
Conoscere prima quello che ci potrebbe capitare dopo è una protezione.
Avvisare una persona prima che compia l'azione sbagliata è amore e correzione, dirglielo dopo è riprensione e disapprovazione.
Dunque avvisare una persona prima che sbagli è saggezza, amore, è coraggio.

Anche noi abbiamo 3 eccellenti motivi per amare Dio, e avere fiducia nelle sue parole, e sono: 'il rispetto che ha per nostra privacy, il libero arbitrio che ci dà e l'avviso anticipato per evitare danni'. 
Quindi mostriamo buon senso e non crediamo ai bugiardi solo per avere il piacere dell'immediato come fece Eva, ma amiamo chi ci rispetta veramente.


SAPER ASPETTARE IN SILENZIO

Rimanere senza parole
IO ASPETTO IL MIO DIO E TU?

Aiutati che il ciel ti aiuta, è uno slogan deviante, perche ti fa credere che devi essere tu in pole position, a fare il primo passo e darti da fare.
Anche se in parte è vero tuttavia Dio è sempre davanti a noi.

Mentre aspettare Dio, ti da calma, pace, pazienza, e positività, darti da fare ti blocca la riflessione, e tutte queste sensazioni svaniscono, questi stati d'animo non sono dei sottoprodotti ma emozioni vere che provi nell'aspettare Dio, il frutto di una sola azione, che è  'esercitare Fede in Lui'.
Il salmista riflettendo giunse a questa conclusione:
"Attendi Geova in silenzio; aspettalo fiducioso...." Salmo 37:7

D'altro canto colui che si convince di essere lui stesso a risolvere il problema, e consiglia l'altro di darsi da fare, non solo è agitato, ma peggio è arrogante, lo disse sempre il salmista saggio che parlò nel nome do Dio:
 "Ridurrò al silenzio chi calunnia in segreto il suo prossimo.Non tollererò chi ha occhi superbi e cuore arrogante." Salmo 101:5

Tu, se sei un uomo di paglia che ti accendi per una pagliuzza infuocata, conosciuto da tutti come agitato datti una calmata e rifletti, ne hai bisogno, ricorda che per Dio ci sei e se vuole ti può raggiungere e aiutare in modi impensabili per te.
"Chi ha conoscenza trattiene le parole,e chi ha discernimento mantiene la calma." Proverbi 17:27

E quando ti avrà aperto la strada davanti a te, e tu la distingui chiaramente, allora è il tempo di correre.

Riflettici un pò su in silenzio.


L'INCORAGGIAMENTO

Non arrenderti
COME POSSO AIUTARE UN AMICO SCORAGGIATO?
Chi è scoraggiato è anche deluso, in primis di se stesso, e poi degli altri.
Ha bisogno di ritrovare i valori. Come?
Primo: riconosci che anche tu hai dei valori, sono dentro di te, ma in questo momento non li percepisci.
Un pensiero incoraggiante, è sapere che Dio ha sempre il piano "B" lo applicò subito nell'Eden, quando il piano "A" fu bruciato da Adamo, Lui lo sostituì con Gesù il piano 'B' chiamato anche secondo Adamo.
Poi è  di incoraggiamento sapere che Dio esaudisce le nostre preghiere, anche se non sempre come vogliamo noi;  vedi il racconto dell'escursionista che in montagna scivola nel burrone, col titolo: 
 È MEGLIO SE SIAMO CONVINTI] 
nota il particolare del risultato della sua preghiera.

Inoltre è pure d'incoraggiamento sapere che Dio non ci pungola per andare avanti, ma ci rispetta e ci tratta con dignità, aspettando con pazienza che maturiamo e arriviamo a capire la situazione e che agiremo poi di conseguenza; 
vedi il racconto col titolo    " Eliminiamo il pungolo"]
Si Dio riconosce che ci stanchiamo.

Ci incoraggia anche sapere che non siamo anonimi per Dio.
Quando la punta dell'iceberg al sole brilla, è grazie alla massa di ghiaccio sotto il pelo dell'acqua che la sorregge.
È sicuramente bella la punta scintillante, ma senza le molecole di ghiaccio nascoste sott'acqua che la sostengono non esisterebbe.
Simile all'esempio di Napoleone che in pochi decenni conquistò mezzo mondo, ma solo grazie a quei soldati anonimi di poco peso che morirono esaltati senza sapere il perché, ma grazie a loro, lui si fece un nome.
Per Dio ogni singolo uomo conta ed è importante.

Ora faccio un terzo esempio dei diversamente abili, che vincono alle loro olimpiadi.
Sono di vero incoraggiamento per chiunque gli è vicino, tuttavia la situazione va vista nell'insieme, cioè, attorno a loro c'è un piccolo esercito che li sostiene, chi spinge la carrozzina, chi gli fa da mangiare, chi lo veste, chi lo porta nella via o in palestra ecc.
Ora pur non togliendo nessun merito al disabile che si impegna, tuttavia brilla anche grazie all'intera equipe che lo circonda per dargli una mano.

Quello che voglio dire, è che anche gli anonimi sono importanti, la parte sott'acqua dell'iceberg, i soldati dell'esercito di Napoleone, gli aiutanti del diversamente abile,  sono tutti senza nome, ma importanti, perché permettono alla punta di brillare.

Usando gli insegnamenti del Maestro Gesù, che ha sempre tenuto conto di chi era dietro le quinte.
-Maria sorella di Lazzaro ha usato olio profumato molto costoso per ungere i capelli di Gesù,  quando Giuda, il ladro, la rimproverò, dicendo: "si poteva vendere il profumo e dare il ricavato ai poveri" mentre in realtà se lo sarebbe intascato lui, Gesù rimproverò  Giuda e disse che questo piccolo gesto avrebbe fatto grande quella donna sconosciuta, lo leggiamo in :
Marco 26:12,13. "Quando questa donna ha versato l’olio profumato sul mio corpo, l’ha fatto per prepararmi alla sepoltura. In verità vi dico: dovunque sarà predicata questa buona notizia, in tutto il mondo, anche ciò che questa donna ha fatto sarà menzionato in memoria di lei”.
Ora sappiamo il nome di quella donna 'Maria' e quel gesto fu moltiplicato 100 volte 100, non fu più un'anonima dietro le quinte, ma il suo nome ora brilla per sempre.

Gesù con quelle parole valorizzò un piccolo gesto, che incoraggiò moltissimo Maria, e con lei noi e milioni di altri che hanno letto quelle parole.

-Un altro episodio che ritengo ancora più incoraggiante fu quello della donna senza nome conosciuta come la samaritana al pozzo che diede acqua fresca appena attinta a Gesù.
Gesù usò quell'episodio come illustrazione, si trova in:
 Matteo 10:42 "E in verità vi dico che chiunque avrà dato da bere anche solo un bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un mio discepolo non perderà affatto la sua ricompensa”
La saggezza di questa illustrazione, sta nelle parole 'acqua fresca'
acqua perché è la cosa meno costosa, a differenza di un profumo costoso, non costa nulla dare dell'acqua che puoi attingere in abbondanza.
- e fresca, perché per chi è assetato, accalorato, stanco, un bicchiere d'acqua fresca lo ristora, lo rigenera, prova soddisfazione nel berla, ed è un piacere.
Non si provano queste emozioni se l'acqua è tiepida, anzi ti viene da sputarla.
Personalmente ho provato entrambe le situazioni, ed è così.
Ora notate ancora questo: dopo un po' che l'acqua è stata attinta si riscalda, pertanto per berla fresca (in quel tempo non c'erano i frigoriferi), occorreva attingerla dal pozzo sul momento, usando un po' di fatica, era comunque il gesto necessario per poter dare il meglio, anche se minimo, fatto a un perfetto sconosciuto di passaggio, che oltre a smorzare la sua sete, gli procurasse piacere a berla.
Gesù usò poi in seguito, questa situazione come illustrazione, come dimostra la scrittura citata sopra di Marco 26:12,13.

Queste illustrazioni fatte da Gesù, rispecchiano il suo apprezzamento di quello che per gli altri è il poco, il semplice, l'insignificante, ma che Lui considera importante.

Per fronteggiare lo scoraggiamento è utile meditare che i nostri piccoli 'dare' come "un bicchiere d'acqua fresca"
 sono visti da chi apprezza.